Monitoraggio ecosistemi

Monitoraggio ecosistemi Val d’Agri (Potenza)



Programma di Monitoraggio Ambientale previsto nelle prescrizioni della compatibilità ambientale rilasciata dalla Regione Basilicata a seguito della V.I.A. per il “Progetto di ammodernamento e miglioramento performance produttive del Centro Olio Val D’Agri sito in C.da Cembrina – Zona Industriale del Comune di Viggiano (PZ)”. Mi sono direttamente occupato del monitoraggio di alcune componenti faunistiche della macrofauna e della microteriofauna.

Avifauna nidificante (Passeriformi): mediante il metodo dei punti di ascolto (Points count) senza limiti di distanza (Blondel et al.,1981; Bibby et al.,1992, Bibby et al.,1998). Il monitoraggio ha previsto la copertura di 53 punti di ascolto scelti in maniera casuale e distribuiti sul territorio proporzionalmente ai diversi aspetti di copertura del suolo presenti (Corine L.C. 2006).

Rapaci diurni: è stata impiegata la metodologia del Visual count effettuando una serie ripetuta di osservazioni dirette, condotte con l’ausilio di binocolo 10×50 e cannocchiale 20-60x, da un set di 5 punti di osservazione dominante scelto in maniera tale da garantire un’ampia visuale sull’intera area d’indagine (Voríšek et al.,2008).

Rapaci notturni: il metodo adottato è quello dei censimenti al playback (Barbieri et al.,1976; Galeotti,1989; Sacchi,1994), tecnica che consiste nello stimolare una risposta territoriale della specie da censire mediante la riproduzione del canto con un registratore che simula la presenza di un conspecifico. Le stazioni di emissione-ascolto (spot) sano state opportunamente individuate e distanziate (almeno 500 metri tra stazioni successive) secondo uno schema di campionamento stratificato che ha previsto la distribuzione di 27 spot distribuiti sul territorio proporzionalmente ai diversi aspetti di copertura del suolo presenti (Corine L.C. 2006).

Avifauna acquatica: presso il Lago del Pertusillo (SIC IT9210143) sono state previste delle sessioni di monitoraggio dedicate all’avifauna acquatica. La metodologia impiegata è stata quella del Visual count effettuando una serie ripetuta di osservazioni dirette, condotte con l’ausilio di binocolo e cannocchiale, da 11 punti di osservazione scelti in maniera tale da garantire un’ampia visuale sull’intera zona umida (Voríšek et al.,2008)

Micromammiferi: il monitoraggio è stato effettuato mediante l’utilizzo di trappole. Le catture sono state eseguite mediante la messa in sito e successivo controllo di trappole “a vivo” a cattura multipla (Livetrap mod. Ugglan, mod. Sherman e mod. Pitfall), dispositivi che hanno consentito la cattura incruenta di insettivori e roditori, la loro manipolazione per il tempo necessario all’identificazione ed il successivo rilascio. Le trappole sono state disposte ad intervalli regolari lungo un transetto lineare che attraversava un ambiente omogeneo, coprendo con più transetti le principali aggregazioni di copertura del suolo presenti.

Chirotteri: sono stati condotti rilevamenti notturni basati su tecniche bioacustiche, impiegando un bat detector Pettersson Elektronik D240X (frequenza di campionamento di 44,1 kHz) e salvando le registrazioni su scheda di memoria mediante un registratore digitale ad alta qualità Zoom H2 Handy recorder. I segnali sono stati rilevati da punti fissi di ascolto (n.30), modalità che  massimizza la contattabilità delle specie che hanno emissioni deboli. La determinazione delle specie/gruppi di specie presenti è stata effettuata esclusivamente basandosi sull’analisi quantitativa dei segnali trasformati mediante espansione. La determinazione delle specie/gruppi di specie presenti è stata effettuata esclusivamente basandosi sull’analisi quantitativa dei segnali trasformati mediante espansione temporale (10x).

Mammiferi di medie dimensioni: il monitoraggio ha previsto l’utilizzo di “trappole fotografiche” (Camera traps), dispositivi di ripresa che associano una fotocamera digitale ad un sistema dotato di sensore in grado di garantire lo scatto del dispositivo automatico di ripresa al passaggio di un corpo. I risultati delle indagini sulla mammalofauna conseguiti con il metodo sopra descritto sono stati integrati con le osservazioni occasionali e con il metodo del conteggio dei segni di presenza lungo transetti lineari (n.5).

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