Provincia Olbia-Tempio

Espletamento delle funzioni attinenti l’Osservatorio Faunistico Provinciale (Olbia-Tempio)



Lo studio condotto dal Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia ha sviluppato i seguenti aspetti:

  • Analisi ambientale delle aree di studio;
  • Monitoraggio delle popolazioni di cinghiale;
  • Predisposizione dello schema di piano di controllo delle popolazioni di cinghiale;
  • Monitoraggio delle popolazioni di pernice sarda, lepre e volpe;
  • Predisposizione dei piani di gestione delle popolazioni di pernice sarda, lepre e volpe.

Nella veste di responsabile GIS del progetto ho condotto l’analisi ambientale delle aree di studio. Obiettivo di questa fase è stata la definizione del quadro ambientale e l’individuazione di zone che presentino caratteristiche ambientali simili. In particolare l’obiettivo è stato quello di definire territori accomunati da un simile uso del suolo, oltre che da una simile struttura del mosaico ambientale. Ciascuna porzione discreta di territorio delle aree di studio (celle di 6,25 ha)  è stata classificata preliminarmente e considerata come facente parte di un’area omogenea con le  stesse potenzialità nel sostenere le popolazioni locali delle specie oggetto di studio. Il territorio oggetto di studio (oltre 41.570 ettari) è suddiviso tra i 34 istituti venatori.

Le analisi ambientali sono state condotte a due differenti livelli di scala:

  • A livello di area di studio singola (Oasi, Ztrc, Autogestita);
  • A livello di Unità di Campionamento (UC).

 La procedura per la definizione delle Unità di Campionamento ha previsto che al territorio delle aree di studio fosse sovrapposta una griglia, basata sul reticolo UTM, di 250 m di lato (6,25 ha) creata in ambiente GIS.

Per ciascun’area di studio mediante Gis sono state misurate alcune variabili ambientali descrittive:

  • Percentuali degli usi del suolo: è stato possibile calcolare l’estensione degli usi del suolo rilevati ed esprimerli come valore percentuale ;
  • Altitudine minima, media e massima: variabili misurate mediante operazioni di che hanno permesso di derivare dal layer Triangular Irregular Networks (TINs) lo sviluppo delle isoipse;
  • Esposizione prevalente: variabile misurate mediante la funzione Derive Aspect a partire dal TINs; l’output è un raster che esprime in gradi da 0 a 360 l’esposizione prevalente dei versanti;
  • Acclività prevalente: variabili misurate mediante la funzione Derive Slope a partire dal TINs; l’output è un raster che esprime in gradi da 0 a 90 la pendenza prevalenti dei versanti;
  • Assolazione media: variabili misurate mediante la funzione Derive Hillshade a partire dal TINs; l’output è un raster che esprime in una scala di valori interi tra 0 e 255 il valore crescente di radiazione solare;
  • Grado di complessità morfologica ed indici di forma: la struttura e la complessità del paesaggio è stata quantificata attraverso la misurazione di 13 variabili.
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