Rotaie Verdi

Progetto Rotaie Verdi (Milano)



Progetto pilota per la realizzazione di uno studio di fattibilità per creare un vero e proprio parco lineare tra lo scalo di San Cristoforo e quello di Porta Romana, utilizzando le fasce di rispetto dei binari ferroviari in attività come elementi di connessione delle oasi urbane a loro volta realizzabili nei due scali in dismissione.

Nell’ambito del progetto è stata offerta la caratterizzazione della teriofauna presente nell’area di studio e sono state avanzate proposte gestionali del verde volte ad incrementare la connessione territoriale laddove compromessa. La caratterizzazione della fauna selvatica nei siti prescelti per il monitoraggio è stata garantita mediante una metodologia d’indagine che ha previsto l’utilizzo di apparecchiature automatiche di ripresa (foto-trappole). La caratteristica generale di tali dispositivi di ripresa è l’associazione di una fotocamera digitale ad un sistema dotato di sensore in grado di garantire lo scatto del dispositivo al passaggio di un corpo. Questa tecnica, già collaudata e validata in numerose ricerche scientifiche in campo faunistico (Rappole et al. 1986; Carthew & Slater, 1991; Crooks & Jones, 1998; Clevenger & Waltho, 2005), consente di collezionare dati con cui integrare le informazioni ottenute mediante altre metodologie.

Le informazioni raccolte mediante questa tecnica sono state integrate con quelle raccolte durante i sopralluoghi all’area di studio e durante le uscite di posizionamento e controllo delle apparecchiature; sono state quindi registrate le osservazioni dirette ed indirette (orme, feci, resti di alimentazione) dei mammiferi presenti. Le tre sessioni di monitoraggio stagionali (primavera, estate ed autunno 2013) hanno permesso di registrare 198 utili ad accertare la presenza e lo spostamento presso i siti monitorati di 204 animali appartenenti a 9 differenti specie: considerando esclusivamente le specie di mammiferi, le immagini registrate si riferiscono ad un totale di 113 passaggi relativi a 3 specie (1 domestica).

Il progetto proposto, attraversando un’area fortemente urbanizzata di scarso valore ambientale, offre l’opportunità di migliorarne la qualità tramite la progettazione e la creazione e gestione di nuove unità ecosistemiche e di margini con funzioni di “corridoio faunistico” lungo l’infrastruttura ferroviaria. Sebbene la ricerca abbia restituito un quadro faunistico, nella componente rappresentata dai mammiferi, molto povero in termini di numero di specie presenti e delle relative esigenze ambientali, è possibile ipotizzare interventi di miglioramento e opportune tecniche gestionali del verde presente negli scali e lungo la fascia ferroviaria, che incrementino l’idoneità ambientale per la fauna selvatica.

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