Rete ecologica

“Novara in Rete” 2015-I

Individuazione degli elementi della Rete ecologica e primi monitoraggi faunistici nell’ambito del Progetto “Novara in Rete”



  • La procedura di individuazione degli elementi della Rete Ecologica provinciale ha preso avvio dai risultati delle elaborazioni che hanno permesso di individuare le Aree prioritarie per la biodiversità e dagli esiti del lavoro di modellizzazione del territorio provinciale messo a punto da ARPA Piemonte.
  • Il primo passaggio ha interessato l’integrazione delle Aree Prioritarie per la biodiversità, individuate mediante operazioni di interpolazione delle Aree importanti per i Gruppi Tematici (almeno 3 layer di diversi Gruppi Tematici nel settore planiziale e almeno 2 layer nel settore montano), con le Aree di Valore ecologico per la fauna e per la vegetazione per arrivare a definire il perimetro delle Aree Sorgente per la biodiversità.
  • Per l’individuazione dei Corridoi Ecologici in Contesto Montano-Collinare sono state prese in esame le porzioni di territorio provinciale classificate dalla modellistica come aventi un grado di permeabilità “Alto” o “Molto alto”; in questo processo hanno rivestito un ruolo chiave le Aree di Valore Ecologico non contigue alle Aree Prioritarie e quindi non precedentemente incluse nelle Aree Sorgente, che sono state valorizzate ai fini del disegno della Rete Ecologica guidando il processo di individuazione dei corridoi ecologici, costituendone la struttura portante e identificane la direttrice preferenziale.
  • Nella porzione planiziale del territorio provinciale, dove i modelli formulati non hanno evidenziato la presenza di aree ad elevato grado di permeabilità per le specie utilizzate per la formulazione dei modelli stessi, sono state ipotizzati dei Corridoi Ecologici Lineari in Contesto Planiziale , corridoi di connessione che si appoggiano solo in parte agli elementi lineari della vegetazione attualmente esistenti, per la maggior parte legati alla rete di rogge e canali irrigui, e che per assolvere pienamente alla loro funzione, necessitano di interventi colturali che completino l’elemento di connessione.
  • Sempre in contesto planiziale sono stati ipotizzati tre ampi Corridoi Ecologici Diffusi in Contesto Planiziale, concepiti come aree dove proporre tecniche colturali e di gestione dei terreni agricoli che siano attente alle esigenze di connessione per la biodiversità.
  • Questo schema preliminare di rete è stato analizzato per verificare l’integrità delle connessioni in corrispondenza di alcune situazioni di attrito tra gli elementi dell’infrastruttura ecologica e la rete delle infrastrutture viarie (varchi). Una prima analisi ha consentito di individuare 15 varchi che sono stati verificati per valutare l’esistenza dell’integrità dei corridoi.
  • Contestualmente è stata avviata una prima campagna di monitoraggio mediante dispositivi automatici di ripresa per la caratterizzazione faunistica dei varchi e delle aree adiacenti.
  • Complessivamente sono stati rilevati 159 passaggi di mammiferi selvatici appartenenti a 8 differenti specie: la specie più rappresentata è il capriolo (Capreolus capreolus) con 58 passaggi, seguito dal cinghiale (Sus scrofa) con 39 passaggi, dal tasso (Meles meles) con 36 passaggi e dalla volpe (Vulpes vulpes) con 19 passaggi. Seguono poi la faina (Martes foina), il silvilago (Sylvilagus floridanus), la il riccio europeo (Erinaceus europaeus) e lo scoiattolo comune (Sciurus vulgaris).

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