Faunistica

Porto di Mare 2018 – V

Avanzamento monitoraggio avifauna



  • Proseguono i monitoraggi nell’area di Porto di mare, con la finalità di implementare le conoscenze faunistiche fondamentali per la formulazione di corrette indicazioni gestionali per gli habitat presenti.
  • Complessivamente sono state contattate 61 specie di uccelli appartenenti a 26 differenti famiglie raggruppate in 13 ordini (a queste si aggiunge il Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri, Famiglia Psittaculidi) specie aufuga e naturalizzata.
  • Tra le specie contattate, numerose sono quelle considerate importanti sul piano conservazionistico come posto in risalto dall’inclusione negli Allegati della Direttiva 79/403/CEE e dall’assegnazione delle categorie SPEC; meritano particolare attenzione le specie segnalate incluse in Allegato I della Direttiva Uccelli 79/403/CEE e di categoria SPEC 2:
  • Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus): si tratta di una specie politi pica, la sottospecie nominale himantopus è presente in Eurasia e Africa fino alla Mongolia a oriente e al Sud Africa a meridione. Si tratta  di una specie capace di nidificazioni opportuniste, tendenza che è andata incrementando nel corso del presente secolo, soprattutto nell’Europa occidentale, dove appare localizzata con distribuzione frammentata. La specie è in grado di utilizzare un’ampia varietà di ambienti acquatici (naturali e artificiali); il suo spiccato opportunismo e una tendenza al nomadismo fanno sì che sia in grado di colonizzare siti temporanei. Nidifica su terreno asciutto a vegetazione bassa, sempre vicino ad acque che sono caratterizzate da una forte produttività.
  • Combattente (Philomachus pugnax): la specie nidifica in Scandinavia e nei paesi orientali, raggiungendo il massimo della concentrazione in Russia. Sverna nell’Africa sub-sahariana, prevalentemente nella parte atlantica (Mali, Niger, Senegal). In Italia è specie di passo, prevalentemente durante il passo primaverile. E’ parzialmente svernante in Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nidifica nelle pianure delle regioni artiche e subartiche, e nelle regioni temperate e boreali del Paleartico occidentale. Preferisce climi freddi, senza eccessi di umidità o copertura nevosa. Il drenaggio continuativo operato in tutta Europa negli ultimi due secolo, e particolarmente in questo secolo, è senza dubbio la causa principale della contrazione dell’areale della specie.
  • Nitticora (Nycticorax nycticorax): specie politipica a corologia sub-cosmopolita. La sottospecie nominale è diffusa nel Paleartico. In Europa le zone di riproduzione sono frammentate in tutte le regioni centro-meridionali fino a 50° latitudine N. L’areale di svernamento delle popolazioni europee è la regione sub-sahariana dell’Africa occidentale fino all’Equatore. Pochi individui, attualmente meno dell’1%, svernano in Europa meridionale. Specie migratrice e con abitudini dispersive. Subito dopo la nidificazione le colonie vengono abbandonate e, dopo temporanei movimenti dispersivi a breve raggio, la quasi totalità delle popolazioni entro settembre migra verso Sud. L’arrivo primaverile nelle colonie italiane inizia alla meta-di marzo. Per alimentarsi frequenta una varietà di zone umide con acqua bassa, solitamente dolce, e con sufficienti densità di prede, quali fiumi, torrenti, paludi e, ove disponibili, allevamenti di pesce e risaie. La dieta è composta da prede acquatiche diverse a seconda della disponibilità locale, in genere con prevalenza di pesci, rane, insetti.
  • Picchio rosso maggiore (Picoides major): specie politipica; la sottospecie nominale major si trova in Europa settentrionale fino alla Siberia. Attualmente la specie mostra un areale europeo che comprende tutte le aree utili, eccezion fatta per le regioni prive di vegetazione arborea. In Italia è distribuita su tutto il territorio nazionale, con eccezioni per le aree più meridionali della Sicilia. Specie sedentaria (in particolare gli adulti; Molinaro & Boano, 1982) e parzialmente erratica, soprattutto nelle popolazioni settentrionali. La specie frequenta tutte le aree provviste di copertura arborea adeguata (in grado di fornire cavità per la nidificazione), dalla taiga fino alle regioni mediterranee e alpine. Specie molto adattabile, in grado di occupare, ove la situazione lo richieda, anche boschi di conifere. Frequenta di preferenza le aree di pianura e collinari, ma sale oltre i 2000 metri sia per la nidificazione che d’inverno.
  • Per quanto riguarda la comunità ornitica nidificante nell’area, è stata accertata la presenza di 22 specie.
  • Dall’elenco mancano le specie Rondone comune (Apus apus), Rondine comune (Hirundo rustica) e Balestruccio (Delichon urbica) ripetutamente osservate in volo durante le attività di censimento e nidificanti negli insediamenti abitati presenti all’esterno dell’area di studio e distanti dalle stazioni di ascolto. E’ stata inoltre escluso il Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri), specie alloctona naturalizzata, che nidifica probabilmente all’interno dell’area di studio.

Novembre 2018

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